Il santo, la magia e dieci mini-drappi: è febbre da cencio
Trecentocinquanta anni fa, il popolo di Fucecchio aspettava le reliquie di San Candido davanti alla chiesa Collegiata, dove da quella giornata d’autunno sarebbe diventato il patrono. Martedì sera l’evento è stato rivissuto nell’antistante piazza Vittorio Veneto, gremita di pubblico per l’arrivo e la presentazione del “cencio” del Palio delle contrade 2015. «In cui spicca l’effigie di san Candido a cavallo, realizzato usando un linguaggio classico e contemporaneo, ricreando nella materia l’espressività che solo l’arte moderna e contemporanea sa dare», ha detto il maestro Claudio Occhipinti, presidente dell’associazione “Colori in corso”, che ha realizzato l’opera frutto di 10 artisti, dunque 20 mani: lui stesso, Rossella Menichetti, Chiara Campigli, Gianni Ceccatelli, Antonella Fiore, Carmen Nardozza, Andrea Qianxuellei, Raffaele Ranaulo, Lina Vinazzani, Gerardina Zaccagnino. Grazie a uno spunto del pittore Giulio Greco.
Gli “ingredienti”. «Questo pallium – ha aggiunto Occhipinti – è frutto di arte povera e fatto con materiale semplice: carta, iuta, legno e altro. Il santo patrono è contornato da 10 formelle, ovvero altrettanti piccoli “cenci” in cui ciascuno degli artisti creatori ha espresso la propria interpretazione». Gli applausi non sono mancati fin da quando il cencio è entrato nella storica piazza. «Fin dall’inizio della manifestazione del Palio, i responsabili hanno stabilito come premio della competizione un drappo dipinto, un’opera d’arte. E poiché il palio altro non è che una competizione, per la sfilata in costume storico, la corsa dei cavalli, il torneo di calcetto, i giochi dei bambini, perché allora non fare anche una competizione per chi dipingerà il cencio, a partire dall’anno prossimo?». E ha continuato: «Come associazione “Colori in Corso” proponiamo al popolo delle Contrade e ai responsabili del Palio di indire un concorso, di invitare gli artisti degli altri palii a dipingere un cencio apposta, secondo un bando e un regolamento, e che l’artista lo porti o lo mandi. Tra i quali verrà realizzata una grande mostra d’arte, che una giuria tecnica di pittori, storici e critici valuterà determinando il cencio dell’anno prossimo, che avrà un premio acquisto consistente. Sarà un salto di qualità all’insegna del turismo, in questo nostro territorio che ha anche la via Francigena, il Padule, il pellame». La proposta non ha lasciato indifferenti il presidente del Palio Massimo Billi, l’assessore Daniele Cei, e il sindaco Alessio Spinelli. Sul sagrato della Collegiata, anche monsignor Andrea Cristiani, emozionato.
La sfilata. Nella rinnovata scenografia in piazza Vittorio Veneto applausi per la scuola di moda dell'Istituto Checchi e alla professoressa Grazia Focardi. L’attenzione della serata era incentrata anche sull'ordine della sfilata del corteggio storico di domenica mattina (partenza alle 9.30 da piazza Aldo Moro). Aprirà il corteo - come da tradizione - la contrada campione uscente (Querciola); poi nell'ordine Torre, Cappiano, Ferruzza, Borgonovo, San Pierino, Massarella, Samo, Sant'Andrea, Porta Bernarda, Botteghe, Porta Raimonda.
Luciano Gianfranceschi