L'arrivo di Tittia e l'inizio della leggenda arancio - blu. 22 maggio 2005: un ragazzo appena ventenne per metà sardo e per metà tedesco riesce in quello che tanti suoi colleghi più esperti avevano fallito. Il ragazzo si chiama Giovanni Atzeni ed ha regalato il primo Palio della storia di San Pierino, atteso ben 34 anni, insieme al barbero Fidels. Un Palio condotto in testa quasi dall'inizio alla fine, veramente alla grande. D'altronde quel ventenne è "Tittia", così ribattezzato perchè lui stesso, arrivato diciottenne nelle scuderie di Luigi Bruschelli, era solito dire "Tittia" (espressione sarda che significa "che freddo) nelle gelide mattinate in cui allenava i cavalli di colui il quale prenderà il posto come nuovo padrone di piazza del Campo. E poi che sia un fantino freddo l'ha dimostrato più volte sul tufo senese, dove nel 2013 ha vinto entrambi i palii. San Pierino - da quel 22 maggio - si trasformerà, tanto che compierà l'imitabile "fatica" di conquistare tre palii di fila, con l'intermezzo dello straordinario vinto da Porta Bernarda poco dopo la vittoria di Tittia.
San Pierino era guidata dalla coppia Giuseppe Radice - Andrea Bertini, rispettivamente presidente e capitano: furono indubbiamente bravi a sfruttare la fortuna di aver avuto in sorte dei missili come Falco Doglia e Grein, visto che non è sempre detto che il miglior cavallo vinca; oltretutto San Pierino non ha una contrada rivale, per cui ha potuto puntare su questo fattore, sul fatto di non doversi guardare da eventuali ostacoli messi da un'altra contrada. Così facendo si è ritagliata uno spazio tutto speciale nella storia del Palio, allargatosi dopo la quarta vittoria nel 2010 con Virginio Zedde e Melantò de Aighenta. Nessuno ha mai vinto tre palii di fila e soltanto una volta (non contando San Pierino) qualcuno ha fatto cappotto per due anni successivi (Massarella nel 2003 - 2004). Per cui l'impresa della contrada arancio-blu rimarrà in cima alla classifica per sempre.
Oggi la contrada è cambiata, anche perchè la sfortuna ha colpito Giuseppe Radice, che si trova da molti mesi in stato di minima coscienza dopo una serie di arresti cardiaci; Radice è stato nominato presidente onorario e rimarrà in eterno uno dei fautori del clamoroso "Tris d'Oro". Pure il capitano è cambiato, anche se Andrea Bertini quest'anno sarà il fortunello, cioè colui che rappresenta la contrada al momento dell'assegnazione del cavallo a sorte durante la tratta. E se dovesse avere soltanto la metà della fortuna che ha avuto come capitano per il popolo d'Oltrarno ci sarà da gioire fa poco più di una settimana. Il posto di presidente è stato preso da Moreno Bavini, che per tanti anni si era occupato del piccolo bar di contrada:«Le vittorie aiutano a crescere, è normale: noi siamo stati bravi e fortunati a sfruttare le occasioni che ci sono capitate nel passato. Siamo riusciti a portare gente nuova in contrada ed a riunire chi già frequentava; in tanti, dalle zone nuove di San Pierino, hanno iniziato ad avvicinarsi a noi, perchè alla fine hanno capito che l'ambiente della contrada è pulito e sicuro». Bavini ha preso le redini della contrada dalle mani di un "mostro sacro" di San Pierino e del Palio in generale: «Radice rimane nel nostro cuore, se non avesse avuto i problemi che ha avuto ora sarebbe qua a preparare per il Palio. Farà sempre parte della contrada anche se non può frequentarla e noi proveremo a vincere anche per lui. Siamo molto carichi, ci proveremo...».