Ferruzza: quasi tutti i migliori fantini ma il Cencio rimane un sogno dal 1981.
Aceto, Trecciolino, Cianchino, Il Pesse, Lo Zedde, Gingillo, Tittia, Il Nano, Bastiano, Batticuore, Stoppa, Massimino II, Bighino, De': quale contrada di Fucecchio può dire di aver montato praticamente tutti i più grandi fantini della storia recente del Palio? Solo una...la Ferruzza. Eppure l'unico cencio che hanno in sede (quello della prima edizione - 1981) gliel'ha regalato un "ragazzo" che oggi si occupa di pesca e di natura, che gestisce un lago con annesso parco ad una quindicina di chilometri dalla Buca del Palio: Luca Sardelli. Se si mettono insieme tutte le vittorie fucecchiesi dei fantini prima citati si arriva a 18 cenci, praticamente la metà di tutti i cenci assegnati fino ad oggi. E poi si tratta di fantini che hanno fatto la storia del Palio in generale, perchè soltanto tra Aceto e Trecciolino a Siena si raggiungono 27 vittorie. Riuscire a convincere Cianchino a salire a cavallo nel giovanissimo Palio fucecchiese nel 1987 (il primo corso a pelo) non dev'essere stata opera da poco: aveva già vinto tre volte a Siena e vincerà anche nel 1987 nella Pantera. A Fucecchio andrà fuori in batteria su Oca Rossa e alla Ferruzza non si vedrà più.
Nel 1991 invece arriva un giovane ragazzo senese, nativo del Valdimontone: si chiama Luigi Bruschelli e ne sentiremo parlare negli anni a venire. Anche qui un'altra eliminazione in batteria, perchè Trecciolino a Fucecchio non è mai riuscito a conquistare la finale. Nei due anni successivi, per non farsi mancare nulla, ecco il fantino più sfortunato della storia fucecchiese: quel Silvano Vigni detto "Bastiano", palii persi quando stava già esultando. E - anche per lui - due eliminazioni su due partecipazioni con la casacca bianconera.
A quel punto i dirigenti avranno pensato che serviva il più forte di tutti, nonostante fosse avanti con gli anni: è il 1994 ed arriva Aceto su Cristal Jack, una grandissima accoppiata che parte favorita. Arriverà seconda, dietro ad un altro fenomeno, quel Beppe Pes che di Aceto proverà ad essere l'erede e che in parte ci riuscirà. Così la contrada decide di puntare forte su un altro fantino, forse quello fisicamente e tecnicamente più adatto alla Buca: "Il Nano" De Pau, tre vittorie a Fucecchio con Porta Bernarda, Sant'Andrea e Querciola. Ma non con Ferruzza, dove conquisterà un terzo ed un quinto posto.
Poi arriverà Claudio Bandini nel 1999 ed altro quinto posto. Si potrebbe pensare che la sfortuna sia già sufficiente ed invece nel 2000 i bianconeri colgono due secondi posti, sia nel palio ordinario con in quello straordinario di notte. C'era Massimo Coghe detto "Massimino II" e soprattutto la sconfitta nell'ordinario grida ancora vendetta, anche se Mureddu a Massarella aveva probabilmente il più forte grigio della storia del Palio, la femmina Shakuntala. Ma la malasorte non finisce qui, perchè nemmeno col livornese Luca Minisini detto "De' " la situazione cambia: un altro secondo posto su tre palii corsi. Ma c'è un altro palio straordinario da correre, è quello del 2005: si sceglie Il Pesse ma non c'è niente da fare, niente finale.
E l'anno dopo arriva il climax di tutto questo: la Ferruzza sceglie Giovanni Atzeni detto "Tittia" su Don Celeste. La rivale Cappiano sa che i bianconeri potrebbero vincere, per cui adotta una strategia da rischiatutto: montano un "Killer" e lo mandano a prendere per le briglie la rivale, che uscirà in batteria. Negli anni successivi altri grandi fantini vestiranno la casacca bianconera: i fratelli Zedde, Valter Pusceddu, oltre ad un ritorno di Massimino II, che non correrà nemmeno per un infortunio al cavallo Boccadoro. Ma il cencio in sede rimane soltanto uno, quello targato Luca Sardelli che poco o nulla c'entra coi fantini di oggi. La cosa positiva è che fra 17 giorni c'è un'ulteriore occasione per sfatare questo tabù: « Ci crediamo ancora - a parlare è il presidente Edoardo Masini - e speriamo che questo sia l'anno giusto. Purtroppo da quando c'è la tratta le occasioni per vincere sono state poche: l'esempio dello scorso anno è lampante, perchè rimanemmo noi e Querciola da estrarre e il missile Bomario finì a loro. Questo è il Palio, l'assegnazione dei cavalli fa la differenza». Per l'edizione 2015 la contrada pare oscillare tra Alessio Migheli (fantino che ha bisogno di affermarsi) e Giovanni Atzeni, quel Tittia che nel 2006 si vide "killerare" dal rivale di Cappiano Massimo Columbu. Che sia la volta buona per la rivincita?