La top ten dei migliori fantini del Palio di Fucecchio.
Se scegliere i più grandi cavalli del Palio di Fucecchio è un'impresa, decidere quali siano stati i migliori fantini lo è altrettanto: noi ci proviamo, consci che si tratta di una classifica che non troverà tutti d'accordo:
1° posto ex aequo Giuseppe Michele Pes e Angelo De Pau: Se "Il Pesse" era il Valentino Rossi dei fantini, "Il Nano" De Pau era più simile a Casey Stoner, perchè quando correva vinceva quasi sempre. Ma il peso politico di Beppe Pes non può esser sottaciuto: tra gli anni novanta e l'inizio del nuovo millennio chi voleva vincere il Palio di Fucecchio doveva fare i conti con lui. Quando è iniziato a calare guarda caso la sua contrada di riferimento (Porta Raimonda) ha subito cocenti sconfitte dalla rivale Bernarda mentre - tra il 1996 e il 1999 - il Pesse aveva regalato due Palii alla capitana gialloblù, senza contare che nel 1994 aveva già portato il cencio in Querciola. Il Pes - rispetto a De Pau - ha vinto anche nove volte a Siena, tanto per gradire e - probabilmente - sarebbe diventato l'erede di Aceto in piazza del Campo se non si fosse smarrito (a 37 anni aveva già nove cenci in saccoccia). De Pau, invece, a Fucecchio ha vinto in tre contrade diverse, compreso il cappotto personale 1992-1993 con Sant'Andrea e Porta Bernarda. La forza del Pesse era sia tecnica che politica mentre De Pau è sempre stato più "solitario" ma fisicamente era il fantino ideale per la Buca. Sinceramente scegliere uno dei due equivarrebbe a fare un dispetto all'altro.
2° Salvatore Ladu detto "Cianchino": Chi ha vinto il Palio in due rivali? Solo lui. E già per questo si merita il podio. Se poi le due rivali sono le due Porte le sue quotazioni salgono. Fantino grande rivale del Pesse a Siena (8 vittorie per Cianchino, 9 per il Pesse) è riuscito nella storica impresa di farsi amare da due contrade che si odiano e si avversano, per usare un eufemismo. Celeberrima la battaglia con Massimino II (Ferruzza) nel Palio di notte per il Giubileo del 2000: i due continuarono a sfidarsi anche dopo l'arrivo, nonostante i contradaioli stessero già entrando in pista per festeggiare. Se si pensa che Cianchino arrivò a quel Palio dopo una carriera di maggio estremamente deludente sempre con la Bernarda e che l'anno prima Raimonda aveva completato il sorpasso, la vittoria di quello straordinario rappresentò per i rossoneri l'inizio di un ciclo fantastico.
3° Andrea Degortes detto "Aceto": Nel 1989 Porta Bernarda si affidò a lui per vincere il primo cencio: era un extraterrestre,perchè nel frattempo a Siena aveva già vinto 13 volte. Non sta in questa classifica per i risultati ottenuti (una vittoria soltanto), quanto piuttosto per la portata del personaggio, il Re di piazza del Campo, l'unico fantino italiano da Palio conosciuto in tutto il mondo. Carattere da guascone, disse a Pippo Baudo di esser stato ribattezzato "Aceto" perchè si arrabbiava molto facilmente. Curiosità: il suo primo soprannome fu "Penna Nera", poi cambiato l'anno successivo in "Aceto" proprio dopo aver scoperto un episodio passato in cui Degortes aveva aggredito violentemente un altro ragazzo mentre lavorava vicino Roma. Da lì l'espressione romanesca "Che t'ha preso d'aceto?". Il resto è storia passata e presente.
4° Simone Mereu: Ok non ha il curriculum degli altri, ok non ha vinto a Siena. Però quando su tre palii corsi ne vinci due (pur partendo ultimo alla mossa) qualche dote speciale devi pur avercela. Qualora dovesse perfezionare i tempi alla mossa (è un fantino che viene dalle regolari) diventerebbe veramente l'ideale per dominare il Palio. Resta da vederlo in una contrada che ha la rivale, perchè lì indubbiamente troverebbe ostacoli che nelle due vittorie conquistate (2011 - Samo ,2014 - Querciola) non ha trovato. E' ancora in attività, se continua così può superare Pes e De Pau.
5° Claudio Bandini detto "Batticuore": La chioma bionda più amata a Massarella, fece cappotto tra il 2003 e il 2004: nel primo caso con un cavallo dato per "bollito" (Ombre Rosse), nell'altro con Elisir di Logudoro, un campione assoluto. Prende il suo soprannome da un episodio tragico della sua vita risoltosi bene: il 6 luglio 2003, un mese dopo aver vinto a Fucecchio, è vittima di un attacco cardiaco che per poco non lo uccide. Si riprende completamente e torna a correre, completando il cappotto massigiano. Nel 2008 passa alla rivale Torre e ostacola Massarella che viceversa (con la coppia Fais - Ganosu) avrebbe potuto vincere il Palio. Da lì s'incrinò il suo rapporto con la contrada rosa - azzurra.
6° Virginio Zedde detto "Lo Zedde": Fantino a dir poco estroso, ha alternato grandi corse a eliminazioni clamorose. Avrebbe potuto vincere molto di più ma non sempre si è gestito benissimo. Tuttavia non è detto che non faccia un altro colpaccio portando a tre le sue vittorie a Fucecchio.
7° Alberto Ricceri detto "Salasso": Il Cassano del Palio, ha vinto in condizioni difficili, non lo ha fatto quando partiva favorito. Capace di grandi imprese, molte leggende raccontano della sua particolare capacità di relazionarsi coi cavalli. Che poi tanto leggende non sono, visti i risultati.
8° Massimo Coghe detto "Massimino II": Una sola vittoria (Massarella - 1998), tanti secondi posti, di cui due nel solito anno (il 2000) con la Ferruzza. Fece fare il salto di qualità a Massarella, con la quale corse sette palii di fila vincendo nel 1998. Grandi risultati anche a Siena e - soprattutto - ad Asti.
9° Silvano Mulas detto "Voglia": Quando ti rompi un braccio e vinci il Palio nello stesso giorno significa che sei un matto o sei un fenomeno. Probabilmente nel Palio 2008 c'è un po' di tutte e due le cose: la voglia matta di cogliere nonostante l'infortunio e la capacità (da esordiente) di condurre una gara tutta di testa. Ha vinto decine e decine di corse in ippodromo, per cui non avrebbe avuto bisogno di cercare fortuna nel mondo del Palio. Eppure lo ha fatto, con risultati all'inizio esaltanti. Ora avrebbe bisogno di una nuova grande affermazione ma a Fucecchio è squalificato.
10° Luca Sardelli: Scegliere il decimo è più che mai complicato, per cui abbiamo deciso di premiare colui che diede il via all'epopea del Palio fucecchiese: quel Luca Sardelli che - nel 1981 con Ferruzza - vinse la prima carriera della storia fucecchiese grazie al cavallo Vola Vola. E poi va menzionato perchè è simbolo esemplare dei fantini che furono rispetto a quelli che ci sono adesso. Quando il Palio di Fucecchio non era legato a doppia mandata con Siena ma ci si divertiva lo stesso.