L'EMPOLI A PRANZO CON IL DIAVOLO
EMPOLI. A pranzo col diavolo, ma per ritagliarsi una fetta di paradiso. È una contraddizione, è vero, ma è anche esattamente lo spirito con cui l’Empoli va a sfidare il Milan, a San Siro, nell’insolito orario delle 12,30.
I motivi. È la classica ri-edizione del duello fra Davide e Golia, anche se al posto della pietra ci sarà il pallone. E, come nella bibbia, serve il miracolo. Sportivo, sia chiaro. Perché il Milan, che pure non è più il grande Milan, vuole iniziare la rincorsa per riprendersi almeno un posto in Europa, perché anche San Siro potrebbe avere il suo peso sulla partita.
La chiave. Sarà durissima, insomma. Inutile farsi illusioni sui precedenti recenti dei rossoneri. L’Empoli è l’Empoli, il Milan il Milan. Secondo Lotito, e non solo lui, non dovrebbero neanche giocare contro. Eppure la partita si giocherà e, come tutte, inizierà da 0-0. L’allegra brigata dei semi-esordienti di Sarri, insomma, non parte battuta. Ha dimostrato a Napoli e Roma che i punti-salvezza possono essere ovunque, anche sui campi più pensati. Proprio come al San Paolo e all’Olimpico, però, deve mettere in campo tutte le sue idee, tutto il suo coraggio, tutte le sue qualità.
L’invito di Sarri. Lo sa bene, ovviamente, Sarri. Che non si fida del Milan ma spiega come provarci. «Il Milan può anche avere delle difficoltà ad esprimere le sue qualità – spiega il tecnico – ma ha grandi potenzialità soprattutto in fase offensiva e in una partita secca può vincere con tutti. Dobbiamo andare a Milano con la testa libera, mettendo in campo le nostri doti migliori. Dovremo avere grande umiltà rimanendo consapevoli delle nostre capacità, ma ricordandoci che affrontiamo una grande squadra». Dopo la vittoria col Cesena tutto sembra in discesa per gli azzurri ma non è così, come non era in salita prima. «È stato un successo importante – prosegue Sarri – ma io rimango sconvolto che per una squadra che è al primo anno in serie A, data per retrocessa ad inizio stagione, dopo aver fatto ottimi risultati si sia parlato di momento difficile. Impossibile perdere fiducia per noi visto le prestazioni che abbiamo fatto. È vero che in alcuni casi abbiamo sprecato occasioni importanti, ma abbiamo sempre fatto bene. La vittoria col Cesena non ci deve cambiare, dobbiamo pensare solo a continuare a lavorare come abbiamo fatto da inizio stagione, senza farci influenzare da vittorie o da sconfitte, abbiamo soltanto bisogno di mantenere la cattiveria giusta per poter provare a fare risultato».
Il caso. Il tecnico azzurro poi parla della vicenda Lotito. «A questo punto faccio il tifo per il Carpi – dice Sarri – speriamo che quello che ha detto Lotito non sia un opinione comune, ma ho paura che in tanti la pensino così ed è difficile che nel mondo del calcio italiano cambi qualcosa».
Dal campo. Intanto l’ultimo allenamento prima della partenza (in treno) per Milano ha confermato le indicazioni dei giorni scorsi. Sarri contro i rossoneri dovrebbe schierare la formazione tipo con Croce e Vecino di nuovo titolari. Unico assente Saponara, che ha ripreso a lavorare a parte e punta a rientrare col Chievo. Sulla trequarti spazio a Verdi che dovrebbe agire alle spalle di Pucciarelli e Maccarone. In ascesa le quotazioni di Laurini: «Sta lavorando bene ed è in crescita», ha spiegato l’allenatore. Ma il francese dovrebbe comunque partire dalla panchina.