CITTA DI SALERNO - Giunta De Luca

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CITTA DI SALERNO - Giunta De Luca

http://lacittadisalerno.gelocal.it/salerno/cronaca/2015/07/09/news/prima-seduta-del-consiglio-regionale-al-via-l-era-de-luca-1.11748927 |*| URL evento: NON cancellare |*|

    «Accolgo l'incarico che mi è stato conferito con gratitudine verso il gruppo di Forza Italia, di cui sono espressione, e verso l'intero Consiglio regionale, di cui oggi divento componente in modo ufficiale. Il delicato ruolo che mi è stato conferito richiede doti di equilibrio». Lo dichiara Flora Beneduce, segretaria dell'ufficio di presidenza dell'Assemblea regionale. «Offro il mio impegno al servizio di tutti i cittadini. Opererò nel rispetto dei valori che mi hanno sempre animato e che gli elettori mi hanno riconosciuto con il voto: onestà, giustizia e garantismo. Con questo Consiglio, inizia il futuro. Da oggi i cinquanta componenti dell'assise sono chiamati a legiferare per dare Lavoro, per offrire servizi sempre più efficienti - dalla Sanità ai Trasporti - per incrementare le Attività produttive e per incentivare il Turismo», conclude Beneduce.

    De Luca durante il discorso di insediamento (foto Luigi Pepe)

    La protesta del Movimento 5 Stelle (foto Luigi Pepe)

    «Italia dei Valori non ha partecipato al voto per eleggere l'ufficio di presidenza del consiglio regionale - dichiarano Nello Di Nardo, segretario regionale di Idv e il consigliere di Italia dei Valori Franco Moxedano - come forza politica abbiamo votato soltanto la presidente Rosetta D'Amelio, alla quale auguriamo buon lavoro». Al momento della elezione dei componenti l'ufficio di presidenza il consigliere Moxedano non ha partecipato al voto. «Sulla giunta - aggiungono Di Nardo e Moxedano - abbiamo condiviso le scelte fatte dal presidente De Luca perché rientrano nella sua autonomia, ma sull'organizzazione della Regione ci aspettavamo una compartecipazione della maggioranza nelle scelte. E invece solo stamattina, nella giornata del voto, siamo stati chiamati dal capogruppo del Pd a una riunione di tutti i capigruppo nel corso della quale siamo stati informati che i nomi da votare alla vicepresidenza erano Tommaso Casillo ed Ermanno Russo, senza che vi fosse possibilità di discutere. Ribadiamo la richiesta di confronto e non riteniamo utile lo svilimento del ruolo istituzionale dei partiti della coalizione».

    Il neo presidente del Consiglio regionale, Rosetta D'Amelio

    «Credo che abbiamo spazi di mercato per creare un polo industriale del trasporto pubblico su ferro, di assoluta eccellenza. Se sarà necessario contribuiremo a costruire questo polo anche con fondi europei«. Lo ha detto il presidente della Regione
    Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del discorso di insediamento nella prima seduta del Consiglio regionale.
    «Serve una integrazione tra agricoltura, agriturismo, cultura». Lo ha detto il presidente della Regione
    Campania, Vincenzo De Luca, nel corso del discorso di insediamento nella prima seduta del Consiglio regionale. Nell’agricoltura «facciamo fatica ad essere competitivi nelle economie di scala a causa anche della parcellizzazione fondiaria, che è un limite. C’è poi il problema dell’industria sementiera, oggi totalmente in mano agli olandesi, americani e israeliani. Io sono per rianimare i centri di ricerca in agricoltura», ha detto De Luca, che ha poi aggiunto: «Un’altra opportunità può arrivare dallo sviluppo del packaging per i prodotti alimentari e da tutto ciò che riguarda la conservazione degli alimenti».
    «Bisogna modificare i criteri di riparto territoriale del fondo sanitario nazionale, ne ho già parlato con altri colleghi: la
    Campania non potrà mai più accettare un riparto simile, sono pronto a fare battaglie fino in fondo e a cercare alleanze con tutti». Lo ha detto il presidente della Regione
    Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della prima seduta del Consiglio regionale. De Luca ha poi aggiunto: «È un’idiozia nel merito l’attuale riparto, che si basa sull’età della popolazione e che penalizza la
    Campania che è la regione più giovane». Per il neogovernatore il miglioramento della sanità regionale non può non passare anche «dal risparmio nelle forniture. Un risparmio - dice De Luca - che può arrivare anche al 30%» della spesa attuale «attraverso un sistema di gara rigoroso senza rinunciare alla qualità dei prodotti. Credo sia un obiettivo realistico, affronterò la questione con la Soresa». Infine De Luca ha detto anche di «voler puntare ad eliminare la mobilità sanitaria passiva».
    All'insegna del fair play istituzionale il primo intervento del governatore campano Vincenzo De Luca in occasione dell'insediamento del Consiglio regionale. De Luca ha esordito rivolgendo un ringraziamento al suo predecessore Stefano Caldoro «per il lavoro svolto negli ultimi cinque anni al servizio della Regione». Da De Luca anche un augurio di buon lavoro al neo presidente del Consiglio regionale Rosa D'Amelio, eletta con voto unanime: «È una persona di grande qualità - ha detto De Luca - che saprà assicurare una conduzione equilibrata e rispettosa di tutte le componenti».
    La valorizzazione delle eccellenze, il turismo e la rinascita della vocazione industriale per una
    Campania che deve «invertire la sensazione di lento declino in cui è caduta». Vincenzo De Luca parla per la prima volta da Presidente della Regione
    Campania e disegna la Regione che ha in mente, fatta di distretti, di piattaforme logistiche, di opportunità da sfruttare. Lo fa, intervenendo per 50 minuti in Consiglio regionale, illustrando il suo programma: dall'utilizzo dei fondi europei all'agricoltura passando per sanità e trasporti. Obiettivo: ricollocare la
    Campania in un contesto internazionale, in modo da poter competere a livello mondiale. «I problemi che abbiamo di fronte sono pesanti e impegnativi - esordisce parlando a braccio - richiederanno uno sforzo straordinario da parte di tutti. I dati della Banca d'Italia 2014 rimangono preoccupanti per la
    Campania che perde l'1,9% del Pil, che si aggiunge allo 0,6% del 2013. La situazione è pesante, dobbiamo affrontare un triplo problema. Quello del ritardo storico del Sud rispetto al Nord; l'ulteriore arretramento che abbiamo avuto in questi anni; e infine, come posizionare la Regione in campo nazionale e internazionale in modo da garantire sviluppo e lavoro a un'intera generazione». Il quadro d'insieme che delinea De Luca, a fronte di qualche segnale positivo che viene dal turismo, è quello di una realtà che il governatore definisce «contraddittoria», perché fatta di «problemi ma anche di eccellenze». «Ma il quadro d'insieme - dice - non sfugge che fornisce una sensazione di lento declino. Siamo diventati la terza regione d'Italia, eravamo la seconda. Ora ce la giochiamo con il Lazio. Il declino è in corso e dobbiamo frenarlo e invertirlo». «Purtroppo - sottolinea De Luca - abbiamo bruciato molti anni. Questo è il tema centrale che abbiamo nei prossimi 5-10 anni: come impedire il declino e come riposizionare la
    Campania in un contesto nazionale e internazionale. È una sfida - sottolinea il governatore - drammaticamente difficile, ma è la sfida che dobbiamo vincere se non ci vogliamo rassegnare a vedere i nostri figli emigrare».
    Ventagli, carrozzine e prime proteste. L'aula del Consiglio regionale della
    Campania è strapiena in ogni posto e ordine di grado. Le uniche sedie vuote sono quelle accanto al governatore: Vincenzo De Luca, presidente della Regione, è solo nei banchi della Giunta per la seduta che segna l'avvio della Decima Legislatura. E l'aula si riempie, tra consiglieri di «lungo corso» e «volti nuovi», come i sette eletti del Movimento Cinque Stelle, per esempio, oppure Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia, o Enza Amato del Pd - giusto per fare alcuni nomi. È anche il caso di Bruna Fiola, figlia d'arte (il padre Ciro è consigliere comunale a Napoli), che è arrivata spingendo in carrozzina il figlio. A farla da padrone è il caldo. L'aria condizionata - dove c'è - non è sufficiente a refrigerare tutti. Rosetta D'Amelio, neoeletta presidente del Consiglio, per esempio, è ricorsa al ventaglio per cercare un pò di fresco. Un ventaglio che D'Amelio ha offerto al più giovane tra i grillini e tra gli eletti, Luigi Cirillo, classe '88, che stava parlando del gran caldo. «Se accetto mi devo dimettere», ha risposto lui con una battuta. I grillini, alla loro prima esperienza nell'aula del Consiglio regionale, hanno inaugurato la «stagione delle proteste». Rimasti a «bocca asciutta» al termine delle votazioni per la vicepresidenza, per i consiglieri questori e segretari, i sette pentastellati hanno esposto cartelli con la scritta: «L'onestà vi fa paura». Volti nuovi si alternano a chi ha già esperienza in fatto di Consigli. E, come ha ricordato D'Amelio, nel suo intervento, «molti under 35, per la prima volta 50 consiglieri e non 60 e dieci donne elette». Quattro in meno, in verità, della Legislatura precedente.
    «Evidentemente vogliono continuare a gestire la politica come potere, altro che come servizio». Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle, commenta così la mancata elezione degli esponenti pentastellati nell'Ufficio di presidenza. «Hanno consegnato ufficio di presidenza nella mani di Forza Italia e di Stefano Caldoro cui spetta già il ruolo di capo dell'opposizione - afferma - l'onestà fa paura». «Vogliono continuare a gestire la politica con una logica spartitoria tenendo fuori il controllo dei cittadini - conclude - Non lo consentiremo, eserciteremo il nostro potere ispettivo in ogni luogo».
    «Vorrei che il tema della trasformazione urbana diventasse una grande occasione per fare della
    Campania il più grande cantiere d’Italia, d’Europa. Trasformazione urbana deve significare in primo luogo tutela delle face costiere che le stiamo perdendo». Lo ha detto il presidente della Regione
    Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della prima seduta del Consiglio regionale. De Luca ha sottolineato che «è necessario anche innovare l’attuale legge urbanistica regionale». Il governatore si è poi augurato anche una «modifica dei regolamenti regionali: Diamoci dei tempi - ha detto rivolto ai consiglieri regionali - e stabiliamo quanto tempo debba servire per una procedura, per una legge». Poi, dopo essersi augurato che durante la consiliatura via sia «senso umano nella lotta politica, rivolto ai consiglieri di minoranza ha detto: »se sarete più bravi dei vostri colleghi di maggioranza: chapeau. Io non vivo per una bandiera di partito ma per difendere il mio sistema di valori. Da parte mia - ha concluso - ci sarà totale apertura da parte mia verso ogni problema che verrà sollevato dall’opposizione».
    La campagna elettorale è alle spalle e Vincenzo De Luca si rivolge all'opposizione offrendo la possibilità di collaborare assieme per il bene della
    Campania. «Mi ripugna l'idea che una vittoria elettorale - dice nel suo intervento in Consiglio regionale - sia assimilabile a una conquista del bottino di guerra. Vincere significa solo un' assunzione di responsabilità diversa». «Sarò molto aperto con tutti - spiega rivolgendosi all'opposizione - riterrò di ringraziare ognuno di voi che mi porrà un problema da risolvere purché ci sia un interesse pubblico. Io rispetto il lavoro e non le bandiere di partito e se voi dell'opposizione sarete più bravi della maggioranza, chapeau, vuol dire che quelli di maggioranza dovranno imparare a correre più di voi». De Luca ha criticato un certo «imbarbarimento sconcertante del dibattito politico e dello scontro che calpesta la dignità dell'essere umano. Per me - ha detto - i valori umani contano più delle bandiere di partito, vivo per difendere il sistema di valori, non la bandiera di partito». Di qui l'appello finale: «Pur nei ruoli diversi possiamo collaborare. Da parte mia ci sarà totale apertura per ogni problema da risolvere che mi verrà sottoposto. Non abbiamo molti amici in Italia, vorrei che i campani sentissero un nuovo orgoglio da parte nostra. Ci attendono sfide importanti, sono convinto che tutti assieme saremo all'altezza della sfida e dell'interesse della povera gente».
    «Ci aveva promesso che ci avrebbe fatto sognare. Poi è venuto fuori Fulvio Bonavitacola». Stefano Caldoro, ex governatore, capo dell'opposizione in Consiglio regionale della
    Campania, interviene così nella prima seduta della legislatura targata De Luca. Il «fido Fulvio come dice qualcuno», dice parlando di Bonavitacola. Una promessa non mantenuta, per Caldoro che, «ingenuamente quando ho sentito che ci avrebbe fatto sognare, ero diventato curioso». «Fulvio ci stupirà - afferma - quando contraddirà, nel merito, il suo presidente». «Scotta ancora» nelle parole di Caldoro la sconfitta alle urne. «È evidente», dice intervenendo in aula e parla di «elemento di tradimento politico». Perché «il cambio di casacca capita nelle dinamiche politiche» e «qualcuno passa dall'altra parte». «Ma non nelle ultime 48 ore», asserisce. «Per il passato questa cosa - afferma - si chiamava 'ribaltonè ed era un giudizio un pò infamante». «Perderemo 180 milioni sulla sanità il prossimo anno»: questo l'allarme lanciato da Caldoro. «È bastato non esserci - dice - e la Regione Veneto ha inserito la clausola in base alla quale il prossimo anno il piano di riparto dei fondi sanitari sia effettuato sulla base degli attuali criteri, cioè con i costi standard attivati in base alla popolazione pesante. Contro i giovani». Un criterio, cioè, in base al quale i fondi vengono trasferiti in base all'anzianità della popolazione, cosa che penalizza la
    Campania, tra le regioni più giovani d'Italia. «Un colpo di mano del Veneto - afferma - mentre non c'era la
    Campania perché quei 20 giorni di vuoto sono stati una tragedia». «Ora a rischio ci sono quei soldi - conclude - che abbiamo recuperato noi negli anni scorsi».
    «Un augurio di buon lavoro a Rosa D'Amelio, nuovo presidente del consiglio regionale e un plauso all'assemblea che l'ha votata all'unanimità. Comincia oggi un percorso che deve essere necessariamente di svolta per la
    Campania dopo anni di immobilismo che ha lasciato indietro i nostri territori». Così, in una nota, il segretario regionale del Pd, Assunta Tartaglione. «Il Pd è pronto a prendersi tutte le responsabilità del primo partito della Regione - continua Tartaglione - presentando le adeguate proposte per affrontare e risolvere le grandi questioni aperte, dal lavoro alla legalità dalla salute dei cittadini ai trasporti». «Condividiamo con il presidente De Luca questo percorso che deve vedere al centro le tante vicende irrisolte come la bonifica della Terra dei fuochi per riportare la nostra regione ai livelli che merita», conclude il segretario campano del Pd.
    «Il tempo che non c’eravamo fisicamente e la settimana scorsa il Veneto ne ha approfittato inserendo una clausola sui criteri di riparto del fondo sanitario nazionale che ci fa perdere 180 milioni; se ci fossi stato io non avrei permesso che questa clausola che tiene conto nel riparto della ’popolazione pesatà venisse inserita, e che fa perdere alla
    Campania 70 euro pro-capite che avevamo recuperato l’anno scorso». Lo ha detto Stefano Caldoro, capogruppo di Fi in Consiglio regionale della
    Campania, nel corso della prima seduta del Consiglio regionale. Caldoro rispondendo all’invito di De Luca ha poi aggiunto: «Accettiamo la sfida del confronto ma vogliamo anche i risultati. La nostra sarà un’opposizione di merito», ha concluso.
    Valeria Ciarambino, capogruppo M5S al Consiglio regionale della
    Campania, nel corso del suo intervento durante la prima seduta della X Legislatura, ha rivolto un invito ai componenti l’Assemblea affinchè seguano le scelte fatte dai suoi consiglieri: «Non serve una legge per tagliarsi lo stipendio o restituire le eccedenze che, senza contare il taglio ai vitalizi e al sistema contributivo applicato ai consiglieri regionali, ci permetterebbe di trovare un tesoretto di 4 milioni di euro».
    «Bonavitacola è uomo di fiducia di De Luca, che ha scelto il suo braccio destro. Sarà il burattino da manovrare per reggere le fila da dietro le quinte». Lo ha detto Valeria Ciarambino, capogruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio Regionale della
    Campania, parlando del vicepresidente della Giunta regionale della
    Campania, Fulvio Bonavitacola. «Siamo riusciti a fare un capolavoro - ha affermato - Un presidente sospeso e congelato, una
    Campania sull'orlo del baratro, appesa ancora al filo delle vicende giudiziarie di De Luca e un vicepresidente incompatibile». «Se il 17 luglio sarà confermata la sua sospensione - ha aggiunto - ci ritroveremo con un vicepresidente che nessuno ha scelto e che è incompatibile in quanto parlamentare. Bonavitacola faccia una cosa: si dimetta senza aspettare i termini di legge». Per quanto riguarda il discorso programmatico di De Luca, Ciarambino ha detto di non aver sentito «una sola volta la parola persone, cittadini, legalità, trasparenza, partecipazione». Ciarambino definisce «pragmatico» il discorso di De Luca e dice che «nelle condizioni in cui ci troviamo è un fatto gravissimo, ma evidentemente è nel dna del presidente sospeso e congelato». «Un passaggio mi ha preoccupato - ha concluso - 500 milioni ad aziende private per lo smaltimento delle ecoballe. Cosa vuol dire? Faremo una battaglia senza quartiere».
    Il presidente della Provincia di Avellino, Domenico Gambacorta, si congratula con Rosetta D'Amelio, per l'elezione alla presidenza del Consiglio Regionale. «L'unanime consenso ottenuto premia la costante presenza sui territori e la coerenza politica. Un risultato importante per l'intera Irpinia, in scia con una tradizione di primo piano che ha visto altri nostri conterranei sullo scranno più alto dell'Assemblea Regionale: Giovanni Acocella, Aniello De Chiara e Pietro Foglia. A Rosetta D'Amelio - conclude Gambacorta - l'augurio di buon lavoro, nella certezza che la sua azione sarà preziosa per il futuro delle nostre comunità»
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