Ventagli, carrozzine e prime proteste. L'aula del Consiglio regionale della
Campania è strapiena in ogni posto e ordine di grado. Le uniche sedie vuote sono quelle accanto al governatore: Vincenzo De Luca, presidente della Regione, è solo nei banchi della Giunta per la seduta che segna l'avvio della Decima Legislatura. E l'aula si riempie, tra consiglieri di «lungo corso» e «volti nuovi», come i sette eletti del Movimento Cinque Stelle, per esempio, oppure Armando Cesaro, capogruppo di Forza Italia, o Enza Amato del Pd - giusto per fare alcuni nomi. È anche il caso di Bruna Fiola, figlia d'arte (il padre Ciro è consigliere comunale a Napoli), che è arrivata spingendo in carrozzina il figlio. A farla da padrone è il caldo. L'aria condizionata - dove c'è - non è sufficiente a refrigerare tutti. Rosetta D'Amelio, neoeletta presidente del Consiglio, per esempio, è ricorsa al ventaglio per cercare un pò di fresco. Un ventaglio che D'Amelio ha offerto al più giovane tra i grillini e tra gli eletti, Luigi Cirillo, classe '88, che stava parlando del gran caldo. «Se accetto mi devo dimettere», ha risposto lui con una battuta. I grillini, alla loro prima esperienza nell'aula del Consiglio regionale, hanno inaugurato la «stagione delle proteste». Rimasti a «bocca asciutta» al termine delle votazioni per la vicepresidenza, per i consiglieri questori e segretari, i sette pentastellati hanno esposto cartelli con la scritta: «L'onestà vi fa paura». Volti nuovi si alternano a chi ha già esperienza in fatto di Consigli. E, come ha ricordato D'Amelio, nel suo intervento, «molti under 35, per la prima volta 50 consiglieri e non 60 e dieci donne elette». Quattro in meno, in verità, della Legislatura precedente.